Sciopero con scont(r)o ragazzi

27 settembre 2019, va in scena nelle piazze del mondo il Global Strike for Future, le manifestazioni in difesa dell’ambiente, contro i poteri e le generazioni che hanno dimenticato che tutti, ricchi e poveri, bianchi e neri abitiamo lo stesso condominio.
Tre questioni si pongono però ad una riflessione che non voglia essere solo di pancia, nel guardare i tantissimi studenti scesi in piazza in queste ore; tre ecoballe inquinanti da smascherare:

Ecoballa 1: Il Governo italiano, attraverso il suo nuovo ministro dell’Istruzione, ha invitato le scuole a giustificare gli studenti per l’assenza di oggi dovuta alla partecipazione ai cortei.
Gli studenti sono andati a manifestare contro i potenti (quindi contro i governi, incluso quello italiano); il punto bizzarro è che il bersaglio della protesta abbia invitato, di fatto, a giustificare (e incoraggiare) gli studenti che gli sparavano contro. Ve lo immaginate a Praga, a piazza Tienanmen o in Venezuela? Evidentemente le proteste, quelle seriamente pericolose per il regime, hanno tutte altre implicazioni e forme di contrapposizione tra le parti. Qui, invece, siamo alla rivoluzione benedetta da chi– in teoria – dovrebbe essere defenestrato. È un gioco che il potere sa orchestrare molto scaltramente: far vedere che al suo interno trovano spazio anche, e soprattutto, i dissidenti. È una recita funzionale a mantenere lo status quo. Del resto i film antiamericani non vengono prodotti e premiati in Africa o in India, ma ad Hollywood durante la notte degli Oscar.

Ecoballa 2: Studenti e famiglie, seriamente convinti della propria adesione alle ragioni della manifestazione, che individuano nei potenti e nei loro governi i primi responsabili del disastro ecologico per le scelte delle loro politiche scellerate, dovrebbero rifiutare di farsi giustificare. La prossima volta che un lavoratore scenderà in piazza per manifestare – legittimamente – contro che ne so, una finanziaria, una riforma, i rincari della benzina, dovrà vedersi applicare le trattenute sullo stipendio oppure no? Potrebbe venire il sospetto che esistono contestazioni autorizzate e legittime e altre no (nel dubbio, per il prossimo anno, riconosciamo agli studenti anche i crediti formativi).

Ecoballa 3: Avviso ai giovani (e ai meno giovani che ci cascano ogni volta): la storia della generazione nuova che caccia la vecchia, figurando una netta separazione tra buoni e cattivi, non è altro che il rieditare, con nomi diversi, la vecchia logica padroni contro schiavi, capitalisti contro operai; una logica che ha storicamente perso. Sarebbe bello se oggi se lo ricordassero soprattutto coloro che ad ogni piè sospinto invocano i ponti e il dialogo. Appoggiando e favorendo nelle piazze di questi giorni lo scontro young and green versus matusa, stanno di fatto costruendo il muro più grande della storia. Un muro sempre più difficile da scavalcare. Pensiamo piuttosto a costruire una vera alleanza tra le generazioni. Questa si, che è la vera responsabilità del mondo degli adulti verso i propri figli. Questo si, che sarebbe il primo grande passo per salvare il pianeta.

Alessandro Vergni

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